Se dovessimo scegliere un telescopio per poter osservare senza problemi all’aperto, dovremo sicuramente valutare molti fattori. Principalmente l’ingrandimento, qui soprattutto se stiamo parlando di astrofotografia o osservazione dei corpi celesti. Infatti, nell’astrofotografia a causa dei particolari schemi ottici dei telescopi e della tipologia di ciò che vogliamo riprendere la scelta non è per niente facile.
Come scegliere?
Il telescopio migliore sicuramente sarà quello non più potente ma quello che useremo più spesso. Come posso sceglierlo? Prima di tutto dobbiamo conoscere che cosa è l’astrofotografia. Essa viene infatti divisa in due principali categorie:
- Fotografia planetaria, ovvero Pianeti, Luna, Sole, ovvero si registrano immagini ad elevato ingrandimento dato che questi soggetti hanno una dimensione apparente molto piccola.
- Fotografia del profondo cielo, ovvero le galassie, nebulose o ammassi stellari, dato che questi oggetti sono molto deboli, è importante che la quantità di luce raccolta sia quanto più elevata possibile e quindi si vanno a registrare immagini con lunghi tempi di posa. Si parla di minuti ma anche di ore.
Quali telescopi usare per la ripresa planetaria?
Vediamo quindi come si riprendono i diversi oggetti e quali sono i telescopi adatti a farlo. I telescopi adatti per la ripresa di pianeti, Luna e Sole sono quelli ad elevato ingrandimento. Dato che questi oggetti sono generalmente luminosi e, necessitano di ingrandire tanto per ottenere ottime immagini, si deve usare una tecnica che consiste nell’usare con il telescopio le cosiddette camere planetarie con cui registrare un video nel computer. In sostanza il video viene scomposto in tante immagini e con appositi softwares per astrofotografia si andranno a scegliere le immagini migliori. Per poter riprendere meglio i pianeti, Luna e Sole è preferibile scegliere un telescopio con grande diametro in quanto ci permette di generare elevati ingrandimenti e quindi ci consente di registrare dettagli più piccoli. Meglio se hanno la focale lunga in quanto sarà più semplice raggiungere ingrandimenti elevati.
Tipologie di telescopio adatto
Tra i vari telescopi, si annoverano tra quelli idonei i telescopi Maksutov-Cassegrain. Questi telescopi appena nominati offrono un campo piano non elevato ma un contrasto molto alto al centro del campo. Ma posso andare bene anche i Newton a focale medio lunga.
Quali telescopi usare per la ripresa profonda del cielo?
I telescopi consigliati per la ripresa di oggetti deboli quali le galassie, nebulose o ammassi stellari, sono quelli che non hano ingrandimento elevato. Dato che gli oggetti nel cielo hanno una luminosità molto bassa e solitamente una dimensione apparente in cielo anche grande. Perciò diventa fondamentale utilizzare un telescopio dotato di un rapporto focale non troppo chiuso. Si deve considerare anche l’estensione del campo piano in quanto, per poter riprendere gli oggetti si possono usare anche dei sensori di dimensioni grandi. Perciò se si vuole fare una ripresa perfetta la tecnica giusta è quella di registrare una o più fotografie a lunga esposizione. L’importante è che, durante l’esposizione, la fotografia sia perfettamente inseguita. Per questa ragione, gli strumenti che si usano di più sono i rifrattori apocromatici che offrono elevata qualità ottica e un buon rapporto focale. Altra alternativa è rappresentata dai telescopi Newton a focale bassa.
Quali sono i telescopi consigliati per tutti gli usi?
Se volessimo acquistare un apocromatico per fare fotografia a lunga posa, potremo lo stesso usarlo per le riprese planetarie e lunari ma andrà ad offrire delle minori prestazioni rispetto ad uno strumento più adatto. Se, invece, volessimo un telescopio universale, si potrà scegliere tra:
- Celestron Schmidt-Cassegrain
- Celestron Schmidt-Cassegrain aplanatici
Questi sono molto diffusi in quanto funzionano generalmente bene per quasi tutti gli usi, sia in visuale che in fotografico. Ma va detto che essi hanno una lunghezza focale molto elevata e quindi presentano qualche limite nella fotografia e, anche utilizzando un riduttore di focale dedicato, mostrano comunque qualche limite nella fotografia a lunga posa di oggetti deboli. Invece, gli Schmidt-Cassegrain aplanatici offrono un riduttore di focale opzionale dedicato che consente di avere un campo piano comunque esteso. Chiaramente sono molto più costosi. Si deve fare attenzione comunque quando si riprende con un telescopio Schmidt-Cassegrain o Schmidt-Cassegrain aplanatico, dato che questi strumenti mettono a fuoco l’immagine con un meccanismo interno di spostamento dello specchio primario, il che può portare a effetti mirror flop nelle lunghe pose, ovvero un leggero spostamento di inclinazione dello specchio primario mentre si effettuano lunghe esposizioni. Per questa ragione quando si sceglie un telescopio Schmidt-Cassegrain per l’astrofotografia a lunga posa, è consigliabile fare l’autoguida con una guida fuori asse. Altrimenti si potranno acquistare i telescopi Newton a focale intermedia. Dato che queste tipologie di telescopi presentano le ottiche e le meccaniche meno curate rispetto ad uno Schmidt-Cassegrain o Schmidt-Cassegrain aplanatico, costano molto meno. Inoltre, rispetto a quei due telescopi, essi sono anche più grandi e quindi meno trasportabili. Ma visto che hanno un prezzo decisamente contenuto, potrebbero essere la scelta ideale per iniziare, anche per un uso visuale.
Consigli su grandezza e trasportabilità di un telescopio
Dopo aver visto i telescopi per le varie riprese all’aperto e i vari consigli. Dovremo vedere l’ultimo ulteriore parametro da considerare quando dobbiamo andare a scegliere un telescopio. Stiamo parlando della sua trasportabilità. Va detto che il telescopio migliore non è quello più potente, come già accennato prima, ma potrebbe essere quello che ci porteremo spesso dietro. Per codesta ragione si deve considerare anche l’utilizzo che vogliamo farne e cosa dovremo fare per utilizzare il telescopio. Mettiamola così, se abitassimo in città e per spostarci si devono fare diversi chilometri, il telescopio migliore per noi potrebbe essere un apocromatico se volessimo fotografare gli oggetti deboli con lunghi tempi di posa o un compatto Schmidt-Cassegrain se volessimo fotografare i pianeti e la Luna ad elevato ingrandimento. Ma, se non si hanno delle particolari problematiche per quanto riguarda gli spostamenti, come per esempio abitassimo in campagna, o semplicemente in una villa, allora potremmo considerare strumenti di elevate dimensioni come i Newton che, se li dotassimo di avanzate caratteristiche tecniche potranno essere utilizzati con grandi soddisfazioni in qualsiasi genere di astrofotografia, oltre che per l’utilizzo visuale, quindi solamente per osservare il cielo privo di inquinamento atmosferico.
