I microscopi sono quelli strumenti scientifici che ci permettono di poter ingrandire l’immagine di un oggetto che risulta di piccole dimensioni in modo da consentirne l’osservazione. In questo articolo andremo ad analizzare i microscopi ottici ed elettronici e vedremo le caratteristiche tecniche e il costo. I microscopi ottici, non ci consentono di esaminare dei particolari che siano inferiori a 0,2 nanometri, queste sono misure che ritroviamo in batteri di piccole dimensioni. Dunque, per poter esaminare e osservare le strutture interne si fa uso di un microscopio elettronico.
Microscopio ottico
Il microscopio ottico ci permette di ingrandire l’immagine di un campione e di rendere visibili i dettagli. Tale apparecchio fa uso della luce come una sorgente e presenta una risoluzione più bassa rispetto a quello elettronico. L’obiettivo è la parte più importante di un microscopio ottico, si caratterizza per una serie di lenti. Il compito principale è quello di assorbire la luce, che va ad attraversare il campione e a proiettare l’immagine invertita dell’oggetto che si esamina.
Altre tipologie di obiettivo
Ci sono altri obiettivi per i microscopi, stiamo parlando di quelli alla fluorite, che hanno un prezzo più alto del modello acromatico. Tale tipologia di obiettivo risulta corretta cromaticamente per le luci blu, rossa e verde. Inoltre, sono adatti per le aberrazioni sferiche, dunque per i colori blu e rosso. Il top di gamma si riscontra dagli obiettivi apocromatici, che sono superiori da più punti di vista. Sono corretti cromaticamente per i colori blu, blu scuro, verde e rosso e risultano essere adatti sfericamente per i colori blu blu scuro e verde.
Tipologie di oculari
Per poter avere un risultato migliore durante l’osservazione di un campione, si dovrà abbinare agli obiettivi un buon oculare. L’oculare ha il compito di far guardare l’immagine ingrandita che viene proiettata dall’obiettivo. Ci sono due tipi di oculari: quello positivo e quello negativo. Nel primo caso, le lenti sono caratterizzate da degli elementi che vengono messi insieme e posizionati sul diaframma fisso. Nell’oculare di tipo negativo, invece, ci sono due lenti: quella superiore e quella inferiore. Il diaframma fisso si colloca a metà tra le due lenti.
Tipologie di microscopi
I microscopi sono suddivisi in monoculari, binoculari e trinoculari. I primi si caratterizzano per un solo oculare, mentre i secondi sono costituiti da due oculari e permettono un’osservazione più comoda del campione. I modelli trinoculari prevedono una terza componente, che viene usata per fotografare o girare video.
Microscopio elettronico a trasmissione
Il microscopio elettronico è diverso da quello ottico in quanto l’osservazione del campione si esegue mediante un fascio di elettroni. Dunque, al posto delle lenti in vetro ci sono inoltre degli elettromagneti. Sono proprio questi elementi a deviare il fascio di elettroni e a consentire la messa a fuoco dell’immagine. Il microscopio elettronico è in grado di ingrandire un oggetto più di 100.000 volte. Inoltre, il microscopio elettronico si usa anche per osservare i dettagli delle strutture interne delle cellule. Il microscopio elettronico a trasmissione ha una risoluzione superiore rispetto a quello ottico. Ma, di negativo ha che non può essere usato per l’osservazione di campioni vivi.
Altre tipologie di microscopio elettronico
Ma non solo quello a trasmissione, esiste anche una nuova variante di microscopio se si volessero osservare le strutture presenti sulle superfici delle cellule. Basterà fare l’acquisto di un altro microscopio elettronico, conosciuto come microscopio elettronico a scansione. Per poter procedere allo studio si deve ricoprire le cellule con uno strato di metallo, questo perché si scongiura che si venga a creare un deposito sia di carica elettrica, ma anche di energia termica nel campione. Con questa tipologia di microscopio elettronico a scansione si andranno ad avere delle immagini tridimensionali di cellule e strutture cellulari. Inoltre, il microscopio a scansione di sonda è paragonabile a una puntina grammofonica. Questo microscopio ha una risoluzione di 10 nanometri. Ma ci permette di avere delle rappresentazioni tridimensionali di cellule e di strutture cellulari.
Microscopi moderni e novità
Nei microscopi più moderni possiamo riscontrare che sono stati fatti in modo da renderli più pratici ed ergonomici. Molte componenti risultano, infatti, anche intercambiabili, potremo sostituire i condensatori, obiettivi, oculari, lampade. A variare, è stato anche il sistema di illuminazione. Se prima la sorgente di luce veniva rappresentata dalla luce solare, adesso, dopo il trascorrere degli anni sono state usate delle lampade elettriche. Per cui, si deve sapere che uno dei sistemi più usati oggi è quello di Koehler. Tale sistema prende il nome dal suo inventore. In questo sistema la lente viene posizionata in modo frontale, questo rispetto alla fonte di luce che proietta l’immagine allargata della luce nella direzione del diaframma di apertura del condensatore.
Curiosità
Possiamo annoverare tra i microscopi più moderni, dei modelli che si collegano direttamente al computer. Tale collegamento avviene mediante cavo Usb. Dunque, qui il microscopio si caratterizza da una fotocamera che consente di poter trasferire l’immagine direttamente sul monitor del computer. Inoltre, si potrà procedere anche con l’osservazione classica perché l’oculare ottico resta. Ma esistono anche degli articoli più economici, questi prevedono in dotazione semplicemente un apposito oculare per computer. Dunque, sono dei microscopi classici su cui è possibile andare a montare un oculare specifico che consente di collegare la fotocamera al computer. Quei microscopi che si collegano al pc sono usati nel campo dell’insegnamento. Chi, invece, lo utilizza per questioni di ricerca o di studio a casa, potrà scegliere un modello più semplice ed essenziale. Ovvero un modello che sia privo di oculari per computer e senza display Lcd.
Conclusioni
Il costo di un microscopio cambia in base al modello e alle sue caratteristiche tecniche e, anche, dal marchio che lo produce. Alla fascia medio alta appartengono quei prodotti che hanno un prezzo che viene compreso tra i 200 e i 400 euro. I microscopi che costano meno, vengono destinati a bambini o a chi è un appassionato di microscopia e si vuole dedicare all’osservazione dei campioni solamente per hobby. Se si sale di prezzo avremo dei prodotti più avanzati tecnologicamente, che vengono anche usati in campo laboratoriale e di ricerca. In questo caso tali apparecchi possono costare anche 1.000 euro o di più.