Quando facciamo riferimento ai microscopi dobbiamo pensare che facciamo riferimento a quelli biologici o scientifici per l’osservazione cellulare dei campioni. In questo articolo vedremo i microscopi nel dettaglio e quali sono i migliori prodotti in base alle fasce di prezzo.
La struttura dei microscopi e le componenti essenziali
I microscopi hanno una struttura ben definita, dove possiamo vedere le parti fondamentali che lo compongono e sono il sistema ottico, il sistema di illuminazione e la struttura portante. Ogni parte si compone, di conseguenza, id altri elementi indispensabili che sono:
- la testa del microscopio, su cui vengono montati gli oculari in un numero variabile da uno a tre a seconda del modello.
- obiettivi.
- il condensatore, che si compone di un complesso sistema di lenti e ha il compito di dover indirizzare il fascio di luce verso il campione che andrà osservato.
- il revolver, che consente di cambiare obiettivo senza dover smontare le lenti, ma semplicemente ruotando la parte del supporto.
- il tavolino, cioè la parte dove si appoggiano i vetrini con i campioni da osservare.
- il porta filtri.
- l’insieme degli oculari e degli obiettivi che costituisce il sistema ottico, va detto che gli oculari si compongono di due lenti che ci permettono di ingrandire da 3x a 20x, ovvero, da tre a 20 volte rispetto alle dimensioni reali del campione che viene osservato.
Tutte le tipologie di microscopi
Di microscopio non ne esiste solo un tipo, ma ci sono tre diverse tipologie:
- Biologici
- Stereoscopici
- Elettronici
I microscopi biologici sono quelli che vengono utilizzati maggiormente in ambito scientifico e medico, poiché consentono di osservare campioni a livello cellulare. Consentono inoltre un ampio numero di ingrandimenti e sono totalmente retroilluminati. Quindi, sono i migliori se si volessero osservare campioni biologici, microrganismi acquatici. Invece, i microscopi stereoscopici, sono quelli che consentono l’osservazione ingrandita di campioni tridimensionali, questo è dovuto al fatto che sono dotati di lenti ad alto ingrandimento e per questo sono chiamati anche ingranditori. Di solito possono ingrandire da un minimo di 5x ad un massimo di 200x, ovvero, è capace di ingrandire almeno tra le 500 e le 200 volte il campione che si va ad osservare. Sono utilizzati principalmente per osservare campioni fossili, minerali, piante, schede elettroniche ma anche componenti meccanici. Infine, l’ultima tipologia riguarda i microscopi elettronici, essi si differenziano da quelli ottici in quanto non sfruttano la luce per osservare dei campioni, ma un fascio di elettroni. Si raggiungono altissimi livelli di risoluzione e per questo sono utilizzati quando si richiede precisione.
Criteri per la scelta di un microscopio
Quando ci apprestiamo a scegliere un microscopio si deve valutare attentamente diversi fattori, tra i quali il potere di risoluzione, il numero degli ingrandimenti, gli oculari, gli obiettivi e l’illuminazione. Vediamo nel dettaglio i singoli fattori di valutazione:
- Potere di risoluzione, si fa riferimento alla capacità di un microscopio in ambito di distinzione in maniera totale di due punti vicini tra di loro. Dunque, il potere di risoluzione dipende dalla lunghezza d’onda della luce che viene utilizzata per illuminare il campione. Connesso al potere di risoluzione è la messa a fuoco.
- Numero di ingrandimenti, maggiore sarà il valore, maggiore sarà la capacità dello strumento di scendere in profondità. Il minimo di ingrandimenti di un microscopio è di 20, mentre il massimo è di 2000.
- Gli oculari, sono gli elementi che consentono l’osservazione dei campioni e devono essere valutati con molta attenzione. Per quanto riguarda gli oculari, va detto che un microscopio può montare un solo oculare, due oculari o tre oculari. I microscopi detti monoculari sono indicati per un uso hobbistico. I modelli binoculari per studio e professioni, mentre quelli trinoculari sono indicati per usi professionali.
- Gli obiettivi, si compongono da due o più lenti e possono essere di due tipi: a secco o a immersione. Nel primo caso si osserva solo aria, nel secondo caso c’è l’aggiunta di olio. Gli obiettivi vanno classificati in base al numero di ingrandimenti che consentono di realizzare. Le lenti devono essere in vetro e non in plastica.
- Dispositivo di illuminazione, sappiamo che i microsopi sono retroilluminati, devono montare delle lampade integrate alogene o a led a luce bianca. Inoltre, tale illuminazione deve avere il condensatore, che consente di indirizzare con precisione il fascio di luce verso il vetrino.
- La regolazione del fascio di luce.
- La presenza del diaframma di campo.
Tecnologia
Oggi, i microscopi vengono progettati per poter interagire con altri dispositivi tecnologici. Si possono collegare al computer per la trasmissione dell’immagine o alla stampante se si devono stampare i risultati della ricerca. Con delle apposite macchine fotografiche sarà possibile fare delle foto ai campioni attraverso gli oculari.
Fasce di prezzo
Sul mercato si trovano microscopi che fanno parte di varie fasce di prezzo, chiaramente si parte dai modelli più elementari, adatti per quelli alle prime armi che costano tra i 50 e i 100 euro. I modelli più complessi, che dunque hanno una maggiore cura dei dettagli costano tra i 200 e i 400 euro. Infine, per acquistare un microscopio professionale, di parte da un budget minimo di 1000 euro. Il prezzo di un microscopio viene determinato dai materiali che vengono utilizzati per la costruzione del microscopio, quindi partendo dalla struttura fino alle lenti.
Ma anche dalla qualità e quantità degli obiettivi presenti e, infine, dalle innovazioni tecnologiche, cioè dalla possibilità del microscopio di poter interagire con altri dispositivi elettronici. Dunque, potremo dire che maggiori saranno le capacità della risoluzione e del numero di ingrandimenti possibile e migliore risulterà la qualità dei materiali che vengono utilizzati per poter realizzare i componenti del microscopio. I microscopi di fascia alta, sono corredati di un kit vario di accessori per contribuire al meglio fare lievitare il prezzo finale.
Manutenzione
Per far sì che il microscopio si mantenga e funzioni correttamente nel tempo ma anche ogni giorno, si deve conservare e maneggiare con cura. I microscopi che costano tanto sono molto delicati, possono però durare anni se vengono mantenuti correttamente. Quando non si utilizza, dobbiamo coprirlo sempre con il panno o con la sua custodia, per far sì che la polvere non lo colpisca, così come anche l’umidità se presente. La polvere è il peggior nemico del microscopio. Inoltre, il microscopio va pulito sempre alla fine di ogni sessione di lavoro, soprattutto per rimuovere la polvere che si è accumulata. Ciò che va pulito periodicamente sono:
- gli oculari,
- gli obiettivi,
- il tavolino traslatore,
- il condensatore.
La pulizia della parte ottica va effettuata tramite un panno morbido, con l’aiuto del cotone idrofilo e con una cartina per microscopia. Si deve procedere con delicatezza, questo perché le lenti si graffiano facilmente. Se utilizzeremo olio per obiettivi ad immersione, si deve sempre ricordare di pulire l’obiettivo prima di riporlo. Per poter eliminare i residui di olio dall’obiettivo si dovrà usare un panno morbido imbevuto con dell’alcool etilico. Mai provare a smontare gli obiettivi, questo se fosse necessario sarà meglio farlo fare ad un esperto. Per poter eliminare la polvere dal tavolino e dal condensatore si utilizza un pennellino a setole morbide. Ricordate che è molto importante andare ad eliminare i residui di polvere dal foro che è destinato al passaggio della luce presente sul tavolino. Infine, il metodo migliore per togliere del tutto la polvere, sta nel soffiare sopra alle zone colpite con degli spruzzi d’aria, tramite l’uso di una pompa in gomma.
Come usare al meglio un microscopio
Quando si lavora al microscopio, soprattutto se per molte ore di seguito, questo potrà essere stancante per schiena e occhi vista la posizione in cui saremo. Per evitare di affaticarsi dovremo fare:
- pause brevi ogni 20 minuti e una pausa più lunga ogni due ore.
- regolare la distanza che intercorre tra gli oculari in base a quella dei propri occhi, questo per garantirsi una maggiore comodità mentre osserviamo i campioni.
- utilizzare un tavolo che sia abbastanza alto da poter consentire di poggiare comodamente i gomiti, soprattutto quando si sta seduti e si lavora al microscopio, così eviteremo di affaticare la schiena con una posizione scomoda o innaturale.
- dobbiamo sempre mantenere pulita la parte ottica, questo al fine di evitare di dover osservare ripetutamente lo stesso campione.
- se avessimo problemi alla vista, dovremo acquistare un modello che consenta la regolazione delle diottrie perché non è possibile guardare nel microscopio con gli occhiali.
- evitare di alzarsi spesso.
- evitare di spostare spesso il microscopio.
Conclusioni
Infine, siamo arrivati alle conclusioni. Dopo aver letto tutto ciò che riguarda i microscopi, possiamo dire che quando ci affideremo all’acquisto un microscopio, ci dovremo chiedere come prima cosa quale sia l’utilizzo che se ne vuole fare. I microscopi, come abbiamo detto, possono essere utilizzati per hobby, lavoro e studio. Per ognuno di tale utilizzo c’è un microscopio apposito. Ma, se dovessimo necessitare di uno strumento per scopi meramente amatoriali, allora la scelta migliore è quella di optare per un microscopio di fascia media, che sia almeno dotato di due oculari 10x e che consenta almeno un minimo di 400 ingrandimenti. Se, invece volessimo acquistarne uno per motivi di studio, do ricerca o di lavoro, allora, la soluzione migliore sarà quella di scegliere un modello professionale o semi-professionale, che venga dotato di tutti gli accessori e delle funzionalità necessarie per poter analizzare campioni anche microcellulari. Infine, va detto che acquistare un microscopio è come fare un piccolo investimento, soprattutto se acquistassimo un modello professionale il cui costo supera di gran lunga i mille euro. Proprio per questo motivo, quando faremo la nostra scelta, sarà fondamentale valutare attentamente tutte le caratteristiche e le funzionalità dello strumento. Si devono valutare, dunque, con attenzione i materiali con cui viene realizzato, la qualità e la quantità di obiettivi e degli oculari, la presenza di un kit di accessori ben fornito e, infine, la possibilità di collegarlo ad altri dispositivi.