Per utilizzare il telescopio in modo corretto, ci si deve documentare sull’astronomia e su come si osservano i corpi celesti. Adesso andremo a vedere un quadro generale su come usare il telescopio, partendo dai principali modelli, quindi anche quelli amatoriali per poi passare alla fase pre-osservativa e di osservazione vera e propria.
Quali tipi di telescopi esistono?
I telescopi principali sono: riflettori, rifrattori e catadiottrici. Per acquistare un telescopio adatto si devono conoscere le varie tipologie e le loro caratteristiche. Come abbiamo visto esistono tre tipi principali:
- I telescopi riflettori, sono quelli che usano soltanto specchi. Viene anche chiamato telescopio newtoniano.
I vantaggi di tale telescopio stano nella sua facilità d’uso, nel suo veloce acclimatamento, e nell’alta qualità delle immagini. Mentre tra gli svantaggi si annoverano le collimazioni più frequenti; mancanza di inseguimento; inadatti per astrofotografia.
- I telescopi rifrattori usano solo lenti.
Questi telescopi hanno tra i loro vantaggi, che sono ideali per l’astrofotografia, hanno molta facilità d’uso e offrono una alta qualità delle immagini. Mentre tra gli svantaggi possiamo avere un prezzo che risulta troppo elevato in merito alle dimensioni di apertura, che presenta una piccola apertura e può causare falsi colori.
- I telescopi catadiottrici, invece, utilizzano specchi e lenti. Sono per questo una forma “ibrida” fra i riflettori e i rifrattori.
Quali tipi di montature esistono?
Tra i tipi di montatura esistono quelli equatoriale e altazimutale, perciò, un altro aspetto da considerare nell’acquisto di un telescopio, è la montatura che può essere, appunto, di due tipi:
- Equatoriale, essa è un tipo di montatura che consente di seguire un corpo celeste nel cielo.
- Altazimutale, essa ci dà la possibilità di seguire i movimenti paralleli (Azimut) e perpendicolari all’orizzonte (altezza).
Cose da sapere prima di osservare
Prima dell’osservazione di un soggetto dovremo acclimatare il telescopio. Ma cosa significa? Ovvero quando si trasporta il nostro telescopio da una parte a un’altra, si deve far abituare il telescopio da un luogo un altro. Ciò significa che le ottiche hanno bisogno di tempo per potersi adeguare alla temperatura esterna. Altra cosa che si deve fare è la collimazione. Ma in cosa consiste? Collimare è la fase preliminare che serve per avere una qualità dell’immagine migliore possibile e per poter usare il telescopio nel migliore dei modi. Altra cosa da fare è saltellare fra le stelle, ovvero utilizzare il metodo che consente di poter individuare stelle, oggetti celesti a partire da una stella più brillante e di potersi muovere con il cercatore andando a seguire una traccia di stelle più deboli, fino a quando si arriva all’oggetto desiderato.
Come posso usare il telescopio in città?
Per poter osservare quando siamo in luoghi abitati, non sarà molto semplice farlo, anzi, diciamo che non sempre è possibile. Visto che gli oggetti più facilmente individuabili con un telescopio di medie dimensioni sono ovviamente la Luna, i pianeti e alcune stelle doppie, ma anche le nebulose planetarie e a emissione e, ammassi globulari, si deve conoscere e sapere al meglio quello che vogliamo cercare e in questo caso osservare. In tal caso è possibile orientarsi con la Luna, stampando quindi delle carte celesti per individuare la posizione delle stelle e pianeti.
Come faccio a osservare gli oggetti del profondo cielo?
Per poter osservare gli oggetti quando essi sono vicini o prossimi allo zenit, quindi in alto nel cielo ci si deve adattare completamente all’oscurità. Quindi dovremo andare a osservare da un sito buio, privo di luci artificiali. Si dovranno tenere entrambi gli occhi aperti durante l’osservazione al telescopio. Si devono usare diversi ingrandimenti in base agli oculari a disposizione. Diventa fondamentale scegliere l’oculare in base al tipo di telescopio e alla versatilità.