Andremo a vedere in questo articolo come è fatto il telescopio, a cosa serve e le principali caratteristiche. Questo è un oggetto che serve principalmente a studiare le stelle, ma non solo. Riguarda tutta l’astronomia e adesso andremo a scoprirlo.
A cosa serve il telescopio?
Il telescopio ci permette di studiare la volta celeste. La parola telescopio deriva dal greco “tele”, che significa lontano e “skopein” , che significa guardare. Ma cosa si può osservare? I pianeti del sistema Solare, la Luna, le nebulose, le galassie, le stelle lontane, le comete.
Storia del telescopio
Il telescopio come lo conosciamo è stato perfezionato da Galileo Galilei al quale viene attribuito il brevetto. M il primo che creò un sistema di messa a fuoco fu Hevelius nel 1647. Invece, per quanto riguarda i primi specchi paraboloidici l’idea fu di James Gregory nel 1663. Newton, invece, studiò lo spettro di colori della luce e inventò la prima tipologia di telescopio a riflettore Newtoniano nel 1668. Nel 1758 si introdussero i telescopi acromatici, composti da una lente convergente e una divergente, che andavano a ridurre gli errori dei colori dovuti all’uso di lenti sferiche.
Tipologie di telescopio
I telescopi si suddividono in:
- telescopi riflettori
- telescopi rifrattori.
I telescopi riflettori, come dice la parola, riflettono la luce che li va a colpire attraverso uno specchio concavo. I telescopi rifrattori, invece, fanno uso di lenti convergenti che vanno a deviare la luce che proviene dall’oggetto che stiamo osservando fino a l’immagine riprodotta. L’immagine sarà capovolta o più piccola, ma attraverso delle lenti e dei prismi si andrà a ingrandire e raddrizzare. Ma, altra suddivisione è quella tra telescopi riflettori Newtoniani e Cassegrain. I modelli Newtoniani sono adatti a chi per la prima volta vuole farne uso, sono di qualità mediocre. Mentre, i secondi, sono molto più elaborati e sono costituiti da 2 specchi:
- uno di natura sferica
- uno di natura ellittica
Infine, i telescopi possono essere classificati in base alla montatura e al movimento.
Caratteristiche di un telescopio
Le caratteristiche di un telescopio dipendono dal suo gruppo ottico, ovvero dalle lenti e dagli specchi. Il gruppo ottico e è formato da:
- obiettivo volto a riprodurre l’immagine ai nostri occhi
- dall’oculare, ovvero il complesso sistema di lenti che ci riporta l’immagine vicina.
Le caratteristiche principali di un obiettivo sono:
- il suo diametro, che ci indica la grandezza dell’immagine che viene riprodotta,
- il suo potere risolutivo, ci indica invece la distanza angolare minima di due punti osservabili.
Se si parla di lunghezza focale di un telescopio si intende la lunghezza che percorre la luce nel tubo ottico che va dall’obiettivo fino al fuoco nell’oculare. Il rapporto focale, invece, indica la luminosità di un telescopio, cioè la sua capacità di osservare corpi luminosi. Mentre, l’ingrandimento dipende dalla lunghezza focale e dall’oculare.
Accessori di un telescopio
Anche per i telescopi esistono degli accessori necessari da comprare a parte, in base alla tipologia di telescopio che possediamo. Vediamo alcuni accessori:
- la montatura, ovvero l’insieme di organi meccanici che serve a mantenere unite tutte le parti ottiche del telescopio stesso. Di seguito, le montature si suddividono in montature altazimutali e equatoriali. Le montature altazimutali, se acquistate, permetteranno al telescopio di muoversi lungo un asse verticale e l’altro azimutale, ossia parallelo all’azimut. In quella equatoriale, invece, essa offre la possibilità di mirare verso tutte le stelle conosciute.
- Cercatore, questo è un accessorio non indispensabile, ma utile, è un piccolo cannocchiale che inquadra un’area celeste e, se viene posto parallelamente al telescopio, ne faciliterà il puntamento verso quell’area.
- I filtri, servono invece per andare a selezionare una gamma voluta di lunghezze d’onda della luce per andare a specificare e contrastare alcuni dettagli dell’area verso la quale il telescopio punta.
I marchi di telescopio e fasce di prezzo
Dato che i prezzi sono spesso bassi, ovvero 300-400 euro per portarne a casa un buon esemplare, ma esistono anche degli ottimi modelli a prezzi più bassi. Se volessimo rimanere sotto le 200 euro dobbiamo scegliere telescopi rifrattori. Le marche economiche di solito sono:
- Celestron e Antares.
Celestron è un marchio famosissimo per gli esperti di telescopi e astronomia, nasce negli anni ’70 in California, si è poi rapidamente diffuso in tutto il mondo per la sua unicità di stile, per il design e per la compattezza dei suo telescopi. Invece, per dei telescopi di categoria media, quindi tra economico e professionale troviamo:
- Konus e Celestron.
La Konus è di origine italiana, fu fondata a Verona nel 1979. Mentre, per i modelli di fascia alta, quindi Newtoniani ma anche piccoli Cassegrain, troviamo:
- Konus, Discovery e Meade.
Meade è un gruppo tedesco fondato nel 1972. Le fasce più alte, quindi per i telescopi professionali, si aggirano sopra i 1000 euro e i marchi sono:
- Celestron, Vixen e Meade sicuramente sono quelli più gettonati. La Vixen, principalmente è quella che utilizza tecnologie modernissime nella produzione dei suoi telescopi, perché offre una qualità veramente alta sia dal punto di vista meccanico, che ottico.