La maggior parte dei binocoli è dotata di un sistema di messa a fuoco, che sono in grado di agire su tutti e due i cannocchiali. Questo avviene attraverso la regolazione centrale (CF) o indipendente (IF). La regolazione è spesso suddivisa in diottrie e permettono di variare la focalizzazione che va da una distanza minima fino l’infinito. Nella specificità di un binocolo, viene sempre la distanza minima di focalizzazione, la quale comporta un ingrandimento o avvicinamento virtuale. Quindi, ogni binocolo che è 10x, è dotato di escursione di messa a fuoco fino a 1 metro di distanza. Quindi significa che esso è in grado di farci avvicinare al soggetto, fino a 10 cm virtuali. Il potere di ingrandimento, si lega alla minima distanza di messa a fuoco. Difatti, quando è possibile, il binocolo viene sempre più spesso utilizzato soprattutto per soggetti vicini e di piccola taglia. Quindi, un binocolo che è 8x è idealmente in grado di farci “avvicinare” al soggetto, ma solamente fino ad 1⁄8 della distanza reale di osservazione.
Messa a fuoco
Come altre cose, anche la messa a fuoco non è uguale in tutti i binocoli. Ci sono infatti almeno tre sistemi diversi:
- Fuoco fisso, ci sono alcuni binocoli che non prevedono affatto la regolazione della messa a fuoco
- Messa a fuoco centrale, questa è la più diffusa, avviene attraverso una rotella posta in mezzo ai due tubi
- Messa a fuoco individuale, questa prevede la messa a fuoco separata per ognuno dei due tubi
Messa a fuoco per osservare le stelle
Con il binocolo si può provare a vedere le stelle. Anche se per questo è più specifico utilizzare un telescopio, ma niente è impossibile. Se volessimo mettere a fuoco su una stella, fotograficamente parlando, non cambia molto rispetto a osservarle tutte. Ma esistono dei binocoli che hanno un sistema di messa a fuoco che fa gioco, quindi può succedere che spostando il binocolo stesso cambi anche la messa a fuoco. Questo fenomeno risulta più evidente sui binocoli che hanno gli oculari montati su un sistema a compasso, quindi che va avanti ed indietro mettendo a fuoco. A volte può succedere che premendo con un occhio da una parte il sistema si fletta leggermente e così andrà fuori fuoco.
Consigli sulla messa a fuoco
Dato il problema che può presentare la messa a fuoco generica, si consiglia per l’osservazione astronomica dei binocoli con la messa a fuoco individuale. Perché risulta essere molto più stabile e meno delicata. In più, quando si mette a fuoco con molta precisione all’infinito su tutti e due gli oculari, ritroveremo sempre il binocolo con la messa a fuoco ottimale tutte le volte che lo utilizzeremo per osservare il cielo.
Messa a fuoco individuale
La messa a fuoco individuale non è una cosa da definire irrinunciabile, perché prima dei prodotti fatti in Cina, per molti anni si utilizzavano quelli Vixen da 20×80, che sono stati la pietra miliare per la messa a fuoco centrale. Quindi, se mettendo a fuoco correttamente il soggetto centrale, si vedono le stelle sfocate diventare nitide mentre si corregge il fuoco senza variare la posizione, sicuramente si tratterà di problemi di curvatura di campo. Questo accade nei prodotti economici.
Problemi messa a fuoco in caso di occhiali
L’estensione della messa a fuoco centrale non viene dichiarata, o quantomeno non risulta rilevante, ma in ogni caso, la corsa del carrello che serve per muovere tutti e due gli oculari permette di settare le diottrie che l’oculare necessita. Se fossimo miopi con una differenza per occhi, prima dovremo mettere a fuoco con un solo occhio aperto, poi faremo così per l’altro, ma solo agendo sulla correzione diottrica. Se la miopia, invece, è la stessa per ogni occhio è molto più semplice. Dovremo solo mettere a zero e regolare solo la messa a fuoco dal centrale. Di solito i binocoli riescono a compensare una differenza di 2/2,5 diottrie tra un occhio e l’altro.